C'è la Mozzarella di Bufala. In tutte le sue declinazioni (treccia, bocconcino, nodino, grande, piccola e chi più ne ha più ne metta). Ma anche la Burrata di Bufala. In versione maxi o in versione mini, ripiena (se si vuole) di pomodorini, olive, sottaceti e di altre bontà. E poi c'è la Scamorza, nel suo abito più classico fumè o venduta fresca, arrotolata su stessa con un bel ripieno vegetariano (o con prosciutto) da scaldare al forno. E non è tutto, perché tutti questi prodotti non vengono semplicemente rivenduti, ma vengono - ogni giorno, meglio, ogni ora - prodotti artigianalmente - sotto i vostri occhi - dal laboratorio a vista attaccato al punto vendita. Per cui la mozzarella più vecchia che andrete a comprare non avrà più di un'ora di vita. Siamo a La Maison de la Mozzarella, nel XV arrondissement, la prima a Parigi con queste caratteristiche, gestita e condotta in tutte le sue fasi di lavorazione da Ciro Rosa, da suo fratello e da Giuseppe Russo. Una tradizione artigianale la loro nata a Capaccio, in provincia di Salerno, e che ora è stata trasferita a Parigi per offrire a chi vive in città mozzarelle buone, burrose e che non sanno, come spesso capita altrove, di gomma. Il plus di questo laboratorio, aperto nel settembre del 2014, è la produzione quotidiana a mano della mozzarella: il latte, con un camion privato, arriva direttamente dalla Campania. Risultato: ogni giorno vengono prodotti 30 kg di mozzarella con tutto l'orgoglio artigianale italiano e la creatività che ci contraddistingue. E il sapore si sente, è nel cuore stesso della mozzarella.
Nel locale, per i maniaci dell'Italian Style, si possono trovare altri prodotti campani: dall'olio extra vergine d'oliva, al limoncello e al liquore di liquirizia, passando per i vini, i dolci (sfogliatelle in primis) e il prosciutto campano. Un consiglio: una volta portata a casa, non mettete la mozzarella in frigo, potreste ucciderla. Va conservata a tempertatura ambiente nel sacchetto con il suo liquido. E poi mangiata, massimo in un paio di giorni. Quella da frigo lasciatela ai supermercati o usatela per la pizza. Chi chiama il latte Oro Bianco, forse non ha tutti i torti.