Non sono in molti a conoscerlo o a ricordarselo. Ma a venire incontro a tutti gli smemorati o a tutti quelli che non sanno nulla di lui, il Musée Maillol ha imbandito una mostra sorprendente e dal piglio curioso - godibile nei suoi spazi fino al 15 luglio. Stiamo parlando di Foujita, di cui quest'anno ricorre il cinquantesimo dalla morte, il più francese dei pittori giapponesi, cresciuto a Tokyo e poi trasferitosi a Parigi, nel cuore di Montparnasse nell'agosto del 1913. La visita all'atelier di Picasso fu uno shock nella vita artistica di Foujita e di lì in poi il pittore avrebbe iniziato il suo nuovo cammino accanto a pittori quali Van Dongen, Braque, Soutine, Pascin e soprattutto Modigliani.
La mostra racconta la vita artistica e privata di Foujita attraverso un centinaio di opere, dagli autoritratti bellissimi, ai nudi femminili bianchissimi, dalle scene d'interni sempre animate da gatti a quelle della Parigi folle, impertinente e godereccia di quegli anni. Le tele, alcune di grandissime dimensioni, mescolano in maniera armoniosa e seducente i colori, le linee e le figure tipiche del cubismo ai tratti vuoti, bianchi, neri e dorati tipici delle stampe giapponesi. Da vedere.
Perché è davvero una scoperta.
Un Giapponese a Parigi.
Con i curiosi dell'arte.
Le mostre non dovrebbero essere vietate a nessuno.
Gli anni folli di Foujita a Parigi, un divertimento assoluto.
La coda per entrare è sempre lunga.
Siete nel VII, a due passi dal Bon Marché.
Foujita, peindre dans les années folles. Al Musée Maillol fino al 15 luglio 2018. Orari: dalle 10.30 alle 18.30. Biglietto a 13 euro. www.museemaillol.com