La sera del 13 novembre 2015 fu uno degli scenari macabri degli attentati di Parigi. Sulle terrasse del ristorante vietnamita Le Petit Cambodge e del dirimpettaio francese Le Carrillion morirono 14 persone, trucidate mentre cenavano in una calda serata d’autunno. Appena 4 mesi dopo da quell’orribile notte, il ristorante asiatico non soltanto ha aperto un nuovo piccolo bistrot da take away (in rue Beaurepaire) ma ha anche riaperto il suo locale principe, rinnovandolo completamente negli arredi e non nei gusti, lasciandovi un tocco asiatico e viet niente male.
E il risultato ora è che Le Petit Cambodge è pieno tutti i giorni (meglio presentarsi sul presto perché verso le 13 non si entra dalla gente che c'è) e le persone (soprattutto francesi, forse pochi i turisti) ci vanno per pranzo e cena sfidando il passato e quanto successo. Effettivamente, sedersi a quei piccoli tavoli fa un certo effetto, ma il cibo è buono e la voglia di andare avanti e di combattere è una caratteristica parisien molto valida da seguire. Il locale è davvero piccolino e la sala, quando piena, diventa rumorosa ma allegra. Veniamo ai piatti, pochi ma efficaci: tra gli antipasti spiccano i Rouleau (nella versione vegetariana, ai gamberi o di manzo) e le salade (veg, al pesce crudo, al pollo e alla soia). Tra le specialità il Maiale al caramello o il Manzo alla Citronella o ancora il Pesce allo Zenzero, il tutto accompagnato da piattini di riso conditi in mille modi diversi, dal gusto piccantissimo a quello super dolce. Una parentesi a parte è data dai Bobun Speciali (zuppe bollenti con spaghetti di riso) di carne, di pesce o misti o ancora alla soia. Il motto, entrando nel locale è #jepeuxpasjaibobun e un motivo ci sarà. Ottime le bibite a base di zenzero e citronella e menta. Da provare per molti motivi, e non soltanto culinari.