E' talmente bello e fascinoso che una volta che lo si è visitato, non ci si crede che sia fuori dai giri turistici più comuni. E che siano davvero in pochi quelli che lo conoscono. A cominciare dai parigini stessi che quasi ne ignorano l'esistenza. Ma si può rimediare a questo deficit dirigendosi al 16 rue Chaptal, nel 9° arrondissement, dove si nasconde (è proprio il caso di dirlo, passandoci davanti non ve ne accorgerete) il musée de la Vie Romantique, un museo unico nel suo genere che vi accoglierà con un giardino d'inverno che nella bella stagione toglie il fiato per bellezza e per il fiorire dei suoi glicini viola. Il museo, Hôtel particulier del 1830, fu inizialmente sede del pittore olandese Ary Scheffer e di sua figlia che fra feste, atelier d'arte e serate musicali, resero la casa un polo di attrazione di artisti quali George Sand e Chopin (che la sera si esibivano al pianoforte per gli amici), Delacroix e Dickens, ma anche Rossini, Tourgueniev o Pauline Viardot.

Oggi il museo -  che è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì - ospita una collezione permanente di quadri, oggetti e gioielli di famiglia e di oggetti personali appartenuti anche a George Sand; un paio di volte l'anno è invece possibile imbattersi in collezioni temporanee legate ai temi della Restaurazione e al periodo storico in cui la casa Scheffer fu al centro di un fermento artistico e letterario unico nel suo genere. Il museo ospita anche un Salone da thé aperto tutto l'anno in cui degustare dolcetti e piccoli spuntini: d'estate prendere qui un thé o un caffè sotto il profumo dei glicini è davvero un'esperienza unica.