Entrando, la prima impressione è di essere in una cave a vin aperta dall'aria iper minimal e dalla luce intima, coi muri a vista e l'arredamento di design. I tavoli sono pochissimi, i posti per i convitati sono soltanto 12. Il profumo è però quello della gastronomia di altissima ispirazione e la grande cucina a vista su cui impattate entrando lo dichiara a chiare parole. Siamo al Signature, il nuovissimo ristorante dello chef franco coreano Pierre Sang, famoso ai più per la sua partecipazione alla seconda edizione di Top Chef, conosciuto dai gastronomi per le invenzioni dei suoi primi due ristoranti, il Pierre Sang in Oberkampf e il Pierre Sang on Gambey (tutti sulla stessa via, tutti sullo stesso marciapiede)...
Al Signature ci sono soltanto i piatti culto dello chef, quelli meglio riusciti, quelli più belli da vedere e quelli che aspirano a una filosofia altissima di cucina raffinata, classica o rivisitata poco importa. Ovviamente i piatti cambiano di continuo e le stagioni dettano il loro ritmo. Giusto qualche esempio per far stimolare il palato: Aspic de langoustine, vinaigrette granny smith-rhubarbe; Tartelette di tonno rosso, tarama à la truffe blanche, gel citron soja, tartare de tomates Kumato & Marmande et caviar Osciètre o ancora Selle d’agneau, purée de pomme de terre, pickles d’ail des ours et poêlée petits pois–cajous. La carta dei vini non è da poco e tutti i piatti possono essere abbinati a bottiglie care ma strepitose. Lo chef col Signature vuole la Stella e che ci riesca o meno, meglio affrettarsi per assaggiarne i piatti. Dopo la Stella, i prezzi esplodono. Un bel viaggio nel cibo e nel prodotto pas mal. Buona degustazione.