Un buon ristorante italiano deve avere la pasta, certo, ma se oltre alla tradizione e ai sapori più noti dei nostri fornelli sa aggiungerci un tocco di creatività, ecco allora che quel ristorante diventa buono davvero. E tutto da scopire. Il Pinot Grigio, nel cuore bello del Marais, è così grazie al tocco in cucina della chef Alessandra Olivi, toscana nel cuore e nell'accento, cresciuta alla scuola dell'Alma in Italia e poi nei ristoranti stellati di Modena e Firenze dove ha avuto la possibilità di lavorare per la chef stellata Valeria Piccini. E dopo un percorso giramondo tutto personale alla scoperta dei piatti dei ristoranti di mezzo globo, eccola ora a Parigi al Pinot Grigio per creare i suoi personalissimi piatti. E così in cucina ora troviamo gli gnudi di spinaci, ricotta e salsa al pecorino, ma anche i tagliolini alla siciliana con pinoli, uvetta e sarde e il risotto al nero di seppia con profumo di limone verde. E questo tra i primi. Invece se tra i secondi di pesce spicca il filetto di salmone servito con una buonissima crema alla vaniglia, arancia e mela verde; tra quelli di carne, a proposito di creatività, ecco il vitello tonnato appena scottato con polvere di caffè, crema di tonno, capperi e acciughe. Gli antipasti e i dolci accontenato un po' di più i gusti classici con una bella passerella di bruschette, piatti di mozzarella di bufala e pomodori, piatti di salumi e formaggi nostrani e tiramisù in grandi quantità. Da tenere presente la carta dei vini che non è niente male con una piccola selezione di vini bio tutta da scoprire. Il ristorante la sera offre cene gourmet, ma è aperto anche a pranzo, il giovedì sera per l'aperitivo, per pranzi veloci a buffet e per il brunch la domenica. Quando c'è bel tempo, il dehor regala aperitivi o cenette a lume di candela in un contesto molto parisien.